Scrivo a te che non sai neanche che esisto.
Scrivo a te perché conosci bene l’ansia dell’ultimo
pacchetto di sigarette.
Scrivo per te perché come me ogni volta che dici - <<questa è l’ultima >> sai già che
il giorno dopo comprerai l’ennesimo ultimo pacchetto.
Ti scrivo perché anche io , quando fumo la prima dell’ultimo
, piango.
Ci torturiamo ad ogni boccata perché comprendiamo che è solo
per inerzia che continuiamo a vivere e ci abbandoniamo consapevolmente a questo
vizio che oltre ad ingiallirci le dita ci brucia l’anima ad ogni respiro.
Scrivo a te perché mi arrabbio ogni volta che sento in
maniera vivida il tuo dolore : sei la metà di un uomo rotondo che è bene che io
non conosca mai.
Scrivo a te perché invidio chi fra le mie parole vedrà i
tuoi occhi.
Scrivo a lei perché è ad un passo da una felicità
angosciante che desidero di avere ardentemente , ma con la consapevolezza di
desiderarla probabilmente solo perché non mi appartiene.
Noi amiamo in maniera così simile che probabilmente non
sapremmo amarci.
Gli occhi che ti guardano sono belli perché catturano l’essenza
di quel che sei senza rendersi conto di quanto amore poi arrivi alle mie
orecchie.
“L’amore insegna ma non si fa imparare”, io cerco di
impararlo da chi non conoscendolo lo apprende guardando te.
Scrivo a te perché ti ostini , sapendo a quale male vai in
contro , a comprare l’ultimo pacchetto di sigarette cercando di convincerti che
puoi smettere quando vuoi ma io, te ed il tabaccaio sappiamo bene che non
smetterai neanche quando l’ultima tabaccheria dell’universo avrà chiuso i
battenti.
Proverai a fumare altro, proverai i cerotti, le caramelle ,
la liquirizia, proverai mille droghe, mille distrazioni, milioni di donne ma
alla fine tornerai sempre da lei perché il dolore del rifiuto, l’incertezza e la
sua inerzia sono le uniche emozioni che senti insieme alla puzza di tabacco
bruciato che invade ogni centimetro della tua persona.
Io ti scrivo perché so che non mi leggerai mai.
Je n'en peux plus de ce silence . Tu me manques trop.