Vivere in emergenza anestetizza l'anima

Vivere in emergenza anestetizza l'anima

giovedì 20 febbraio 2014

You're so fuckin' special I wish I was special



 




Ti  rendi conto di non scrivere da tanto quando , decidendo di rifarlo,cerchi la moleskine e non la trovi nella borsa di sempre.

Stasera ti pensavo più di quanto non lo abbia fatto in passato.

Riesci a stupirmi ad ogni respiro , giorno dopo giorno.

Poi l’accento su questioni che fingo essere per me di poca importanza,cogli frutti ancora acerbi di semi piantati con incuria, fuori stagione, su terreni che non mi appartengono.

Mi sento come un naufrago disperso e tu sei la stella che non mi riporterà mai nella mia casa sicura; sei l’otre nella quale Eolo racchiuse i venti e che , io , temo di aprire convinta di trovare un tesoro inestimabile.

Come Odisseo non farò ritorno a casa se non dopo essere passata per l’Ade.

Bisogna toccare il fondo per poter risalire?

Sono già naufraga di me stessa , non posso perdermi ancora.

Il nostro legame è così profondo da non poter far parte del mondo terreno , il nostro rapporto così etereo da non poter neanche essere definito “platonico”.

Aprendo l’otre non temo solo di perdermi , ho anche il terrore di non trovarci dentro nulla e quindi aggiungo al filo d’argento un sigillo in oro; preferisco l’incognita alla sconfitta.

Sono terribilmente gelosa di ciò che non è mio e stringo i pugni se ti sento allontanare.

I capelli non li tagliare e la barba è bella lunga.

La tua aria da clochard ti rende irrimediabilmente affascinante.

La camicia ti spegne, i bracciali sul polso illudo i passanti che suppongono erroneamente che tu sia uno che si lega.

Non sono brava a convincere le stesse a disegnare la tua immagine nel cielo.

Per te ho provato a cambiare pelle ma… l’unica con la quale la vorrei sostituire è la tua.

Non lasciarmi cadere , io sto stringendo più forte , e tu?



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L'inquietudine

L'idea di tutti gli ideali ,per me odora di freddo , di dolore : ha l'odore di quando le strade sono impossibili.