Vivere in emergenza anestetizza l'anima

Vivere in emergenza anestetizza l'anima

sabato 30 agosto 2014

Camminiamo

   Il serpente che danza

Quanto mi piace, adorata indolente,
del tuo corpo così bello
vedere come tessuto cangiante 
luccicare la pelle!

Sulla tua capigliatura profonda
dagli acri profumi,
mare odorante e vagabondo, 
dai flutti azzurri e bruni,

simile a un battello che si sveglia 
al vento del mattino,
l`anima sognatrice alza le vele
verso un cielo lontano.

I tuoi occhi in cui nulla si rivela
di dolce né d`amaro,
sono gioielli freddi in cui si lega
il ferro all`oro.

Quando cammini con quella cadenza,
bella d`abbandono,
fai pensare a un serpente che danza 
in cima ad un bastone.

Sotto il fardello della tua pigrizia
la tua testa d`infante
dondola mollemente con la grazia 
d`un giovane elefante,

e il tuo corpo si inclina allungandosi
come un vascello sottile 
che fila ripiegato spenzolando 
i suoi alberi in mare.

Come rivo ingrossato dalla fonte 
dei ghiacciai rombanti,
quando l`acqua della tua bocca rimonta 
fino all`orlo dei denti, 
mi par di bere un vino di Boemia 
amaro e vincitore, 
un firmamento liquido che semina 
di stelle il mio cuore!

 

C. Baudelaire


Francesco De Gregori - "Sempre e per sempre": http://youtu.be/smRGh_6GuW0

L'inquietudine

L'idea di tutti gli ideali ,per me odora di freddo , di dolore : ha l'odore di quando le strade sono impossibili.