Se riuscissi
a scrivere davvero tutto ciò che penso senza la penna come filtro forse
leggermi porterebbe alla pazzia.
Da qualche
tempo ho peso consapevolezza del fatto che sono talmente contorta da non
riuscire neanche più a dipanare le mie matasse con le parole.
Mi trovo
come sempre in bilico ad agognare l’ennessima corda che, gettata dall’alto, mi illuda di poter risalire.
Desidero
così ardentemente di lasciare questo intramezzo che mi aggrappo a qualsiasi
cosa venga calata giù.
Potrei pure
lasciarmi cadere ma questo mi darebbe la sensazione d’aver fallito, d’essermi
accontentata della scelta più facile.
Io voglio
poter scegliere e solo riuscendo a risalire avrei una visione completa di ciò
che mi aspetta, solo in questo modo saprei dove davvero voglio stare.
E’ l’amore
che ti porta in alto, ma a me è quasi proibito il sogno di un amore.
In questo
momento vedo pendere una cordicella tutt’altro che rassicurante .
Guardandola
mi sento come se stessi fissando un ristorante pieno , con la voglia di
entrare, pur non avendo fame.
Mi sono così
ritrovata davanti alla vetrina di un ristorante pieno e la voglia di passare
ogni secondo della mia vita alla ricerca di qualcosa che non mi piaccia mi sta
portando alla pazzia, mi fa credere ogni momento di più che da qui devo solo
scappare.
Ho sempre
vissuto così il mio rapporto con gli altri : l’eterna ricerca del brutto così
da non avere il desiderio di possedere qualcosa che non mi è neanche permesso
guardare.
Vorrei forse
non essere mai passata da questa strada così da non avere la speranza che possa
esserci un coperto anche per me.
Ma comunque
io continuo a non avere fame e considerando la conoscenza superficiale del
luogo e la nebbia che non mi permette di vedere bene potrei pure aver davanti
un mero cartellone che pubblicizza arredamenti per ristoranti.
Ma io sono
così, ho imparato a conviverci, scappo perché la verità, qualunque essa sia, mi
terrorizza.
E come
sempre non faccio altro che aspettare, impazientemente, qualcuno che aspetti
con me che arrivi Godot.
Forse sono
matta.