Vivere in emergenza anestetizza l'anima

Vivere in emergenza anestetizza l'anima

mercoledì 14 gennaio 2015

E sei Luce

Bisogna saper ricoscere una ossessione generata dal senso di solitudine da una affinità elettiva. "Le unioni volute dal destino sono indissolubili" . Spesso ho giustificato comportamenti compulsivi ed ossessivi con queste maledette parole. Goethe commise un gravissimo errore e non fece altro che fornire una motivazione in più agli ossessionati dell'amore. E loro, guardando le stelle iniziarono a credere in babbo natale , si convinsero che una serie di coincidenze fossero destino, credere che profumino d'amore , credere che questo profumo sia come l'odore del caffè che preannuncia il mattino. Ogni sera,memore delle parole del piccolo e saggio Matteo , guardo i suoi occhi azzurri (?) intensamente sperando e pregando che lui possa sentire , perché lo voglio, il mio pensiero. Sono incessantemente attratta da lui? E me lo chiedo ogni giorno, e se fosse solo un bel ristorante dove si mangia di merda? Ma io, che devo farmi insegnare come si vive da un bambino, ho deciso di guardare il mondo con gli occhi del piccolo principe (no,non quella cagata) e di credere che l'impossibile sia possibile, che una vita da disillusi non fa altro che creare l'illusione di poter rinunciare a bussare ad ogni porta della città che pende. L'idea malsana di aspettare di dimenticare sta facendo ancor più crescere l'ossessione. L'errore fu vedere un serpente che digerisce un elefante quando invece era solo un cappello. L'errore fu "creder speciale una storia normale" . Una storia?! E se fosse solo una storia che mi sto raccontando per avere qualcosa da dire? E se fosse l'ennesimo espediente drammatico che minuti serve per scrivere. Ultimamente scrivo così male che... Sì Marco, un punto non c'è, hai perso il filo, lo perdo anche io. "Sei poco risoluta" , sono poco risoluta. Mi toccherà aspettare perché, pur avendo chiesto aiuto a tutti gli dei dell'Olimpo e del cielo, non riesco a lasciare questa ossessione. Ma se funziona con l'amore la costanza funzionerà anche con l'oblio, oppure in questo caso specifico è controproducente? Come l'ubriacone che beve per dimenticare la vergogna che sente ogni volta che prova a smettere di bere e poi fallisce. In momenti come questi mi vengono in mente pensieri illuminati : il piccolo principe (Marco, hai un pezzo di insalata sul dente) è un racconto ad anello e in dieci anni non ci avevo mai fatto caso, inizia e finisce con un serpente. Devo odiarti per ritrovarti, ora ho capito. Condiviso da Google Keep

Io non lascio traccia

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L'inquietudine

L'idea di tutti gli ideali ,per me odora di freddo , di dolore : ha l'odore di quando le strade sono impossibili.