
Sono stanca, sono stanca di
camminare lungo una strada che si ripete , sono stanca di calpestare i rifiuti
degli altri e di sporcarmi ogni volta che provo ad accendere una candela. Sono
stanca di pulire. Sono molto stanca della vita e se non penso al suicidio è
solo perché forse non ho realmente il coraggio di lasciarmi cadere perché io ho
il terrore di lasciarmi andare. Fallirei anche questo, son sicura che mi
salverebbe una folata di vento, una trasfusione, il vomito, riuscirei a fallire
anche la more.
Spero che si sia stancato, che la
smetta di correre dietro a qualcuno che urla ti odio ma vorrebbe dire ti amo.
Spero d’essere finalmente all’ultima puntata di questo pessimo telefilm durato
13 anni in più di quel che pensavo potesse durare. Forse ho sete e non mi basta
più guardare le stelle per dissetarmi , vorrei berle e non potendo preferisco
morire per disidratazione. Forse questa sarebbe una bella morte, forse questa
potrei non fallirla.
Mi è sembrato come se avessi
lasciato andare via il grande amore della mia vita e forse è stato così. Avrei
voluto asciugare il suo pianto ma non ci sono lacrime per me. Sono troppo
stanca. E’ una stanchezza che temo non passerà presto, è una di quelle che ti
portano a trascinare i piedi perché alzarti costa troppo. E’ la stanchezza del
mendicante, dell’immigrato, la stanchezza di chi ha perso tutto e non vuole più
nulla perché sa che costa di più perdere che comprare. E’ la stanchezza di chi
scrive perché non sa più parlare, perché la gola secca e la lingua inerte non
fanno altro che ripetere la solita ninna nanna : chiedimi di restare.
Non volendo aspettare la fine l’ho
creata partendo dall’inizio. Non pensavo che sarei riuscita a muovere la
montagna ma credevo che almeno un granellino di sabbia si sarebbe potuto
alzare. La luna era calante mentre cresceva il mio addio, io ero decisa mentre
stringevo la tua mano e non sarei mai voluta andare via.
Ora ho solo un pezzo di vetro,
ora ho solo un pezzo di te così tanto levigato dal tempo e dal mare che non può
più tagliarmi. Oggi dopo 13 anni ho
smesso di ferirmi. Sarà difficile spegnere la luce, sarà difficile accettare,
non sarà difficile odiare. Odiami e nell’odio mi troverai, amami e dal mio amore
forse ancora una volta tu fuggirai.
Guardo Tedio, unico testimone della battaglia di Waterloo , e dico :
amore , è proprio una situazione del cazzo. E lui , che capisce più di
quanto capisca io, mi guarda e dice: MIAO! Dentro esso ho sentito
approvazione, compassione, tenerezza e un pizzico di malinconia. Lui ha
imparato cosa sia Amore mentre io chiudevo un sasso in una scatola. Come
sempre.
"Non ho saputo capire niente allora! Avrei dovuto
giudicarlo dagli atti, non dalle parole. Mi profumava e mi illuminava.
Non avrei mai dovuto venirmene via!
Avrei dovuto indovinare la sua tenerezza dietro le piccole astuzie. I fiori sono cosi' contraddittori! Ma ero troppo giovane per saperlo amare".
Non avrei mai dovuto venirmene via!
Avrei dovuto indovinare la sua tenerezza dietro le piccole astuzie. I fiori sono cosi' contraddittori! Ma ero troppo giovane per saperlo amare".