Vivere in emergenza anestetizza l'anima

Vivere in emergenza anestetizza l'anima

sabato 28 novembre 2015

La finestra infranta



Il mio cuore è silenzioso come uno sguardo.
C'è una casa di là delle colline.
Il mio cuore è silenzioso come uno sguardo.
La mia casa è Lì , dietro le colline.

Sopporto il mio cuore come una vecchia maledizione .
Non c'è ragione per il rimpianto.
Sopporto il mio cuore come una vecchia maledizione .
Perché mai argomentare o rimpiangere ?

Il mio cuore vive in me come un fantasma.
Al di là delle colline giace morta la mia speranza.
Il mio cuore di depresso di me come un fantasma .
Al di là della mia speranza giacciono morte le colline.

Mi hanno strappato il cuore come la gramigna.
Non era vero che avrei dovuto vivere.
Mi hanno strappato il cuore come la gramigna.
Non potevo pensare che vivere fosse vero.

Ora ci sono grandi macchie nel mio cuore.
Ci sono macchie simili al sangue sul pavimento.
Ora ci sono grandi macchie nel mio cuore .
Il mio cuore giace sul pavimento.

La stanza è chiusa per sempre.
Il mio cuore ora è sepolto vivo.
Il mio cuore ora è chiuso per sempre.
Tutta la stanza sepolta viva.

[Fernando Pessoa, il violinista pazzo].

L'inquietudine

L'idea di tutti gli ideali ,per me odora di freddo , di dolore : ha l'odore di quando le strade sono impossibili.