La parola “indipendentemente” mi piace per la sua
assonanza, il suo battere il tempo come se fosse un metronomo, come se
fosse te. Immagino di stare seduta fra la gente e d'essere catturata dal
suono ritmico di questa parola che mi riporta alla mente un frustino
che batte regolare sulla mano del sadico che sta per accingersi a
sussurrarmi all'orecchio che è ora di andare:
- Dove mi porti?! –
Forse non dovrei chiedertelo, forse dovrei semplicemente alzarmi e seguirti.
- Dove mi porti? –
Non rispondi, ma intravedo in te una strana luce.
- Dove mi porti? –
Dalla tue labbra non esce nessun suono , mi prendi per un
braccio e mi trascini. Avevamo in passato parlato del tuo inferno, della
tua inspiegabile voglia di trascinarmi fra urla , dolore e fiamme ed io
, sicura del mio pensiero ti avevo preannunciato che fisicamente
sarebbe stato facile portarmi ovunque tu volessi ma che la mia mente
non l'avresti potuta costringere a seguirti se non lo avesse essa stessa
deciso.
- Allora ? Dove mi porti? -
Continui a stringere più forte ed io mi sento confusa e quasi eccitata da questo mistero, dal tuo calmo e deciso "andare".
Non hai fretta, questo è chiaro , ma ogni volta che ti chiedo ‘dove mi porti?’ stringi sempre più forte.
Alzo la voce, devi ascoltarmi, devi rispondermi , non puoi , non voglio, devo assolutamente sentire la tua voce.
- Dove mi porti? Non vuoi dirlo e lo accetto ma almeno dimmi perché -.
Ti volti e mi guardi come se fossi la creatura più ingenua
che tu abbia mai visto , come se la mia anima fosse una pura fonte che
stai per contaminare e questo ti fa sentire un dio.
- Perché mi guardi così? Non sorridermi ti prego, io amo il tuo sorriso -
Il tuo sguardo si spegne, i tuoi occhi fermi mi guardano, mi giudicano, mi scrutano ed io ho paura ma ti voglio.
Vorrei chiederti quanto manca ancora ma non posso, mi
limito a pensare , ad odiarti ed amarti senza parlare perché ho capito
che alla prossima parola mi ritrovo tutto il tibet in un vasetto : ah,
quanti sassolini ho collezionato.
Ogni parola che esce dalla tua bocca mi sembra poesia, ogni
mio pensiero ha un ritmo sensuale , mi sembra di farle l’amore con la
mia mente.
Forse questo tuo strattonarmi e spingermi verso una oscurità che neanche conosco sta portando ad amarti.
- Ma dove cazzo stiamo andando -
Divento impaziente e tu sai che sono molto impaziente.
- odio aspettare - ti dico e finalmente una risposta
- allora odiami un pochino... -
- ti odio già abbastanza -
- abbastanza?...odiami di più -
- L'odio è una ossessione più viscerale...più forte dell'amore...perché vuoi che ti odi ancora di più? -
- l'idea che sei mia è molto carina e mi culla lo spirito, ma so che bisogna passare per l'odio -
- è tutto molto dolce -
- tu sei pericolosa...per me e per te!!! -
- non voglio essere un pericolo… Nonostante, forse, ciò mi lusinghi un po’ - .
Torna il silenzio , mentre mi parlavi avevi allentato un po’ la presa.
- Fermiamoci sono stanca , fammi un po’ dormire , riprendiamo domani. -