Vivere in emergenza anestetizza l'anima

Vivere in emergenza anestetizza l'anima

martedì 16 giugno 2015

Tempo


Giorni come
Mari nell'
immenso dell'
immaginazione.
Mesi come
Mari nell'
irruenza del
desiderio.
Anni come
Mari nell'
indulgenza del
tradimento.
E come
Mari nell'
incerto tempo
senza te.

venerdì 5 giugno 2015

Fra gli alberi un' usata e semplice tramontana




Uso sempre meno parole per parlare di te, arriverà il giorno in cui riuscirò a descriverti solo con la parola fine.
Guardo la nostra panchina e ripenso al sogno vissuto insieme.
Certezze diventate bugie ed un addio che suonò come un bacio che ci ha legati per sempre.
Misteri e nuovi personaggi, trame intricate e sentimenti idealizzati.
Il finale del nostro film sarà scritto solo il giorno in cui riuscirò per sempre a rapire i tuoi occhi.
Tu che guardi con pupille incoscienti e vuote la mia ricolma anima insulsa.
Colori , luci e sapori : soporifere ripetizioni che come una ninna nanna assopiscono i miei sogni che riprenderanno a respirare solo dopo aver riempito i tuoi occhi, ancora una volta, d’amore.
Attese e sospiri mi cullano mentre aspetto che ritorni. Sei un veleno che rende l’assuefazione a te dolcemente mortale.
Facce amorfe disegnate su di una mente annebbiata che - rivedendoti in un giorno qualunque- non saprebbe riconoscere in te il desiderio.
Vorrei mandarti via con la stessa forza con la quale cerco di riprenderti ; schioccare le dita per farti apparire e baciarti per annegarti nell’oblio.
Forse questo però non sarà mai un addio

lunedì 1 giugno 2015

Indipendentemente


La parola “indipendentemente” mi piace per la sua assonanza, il suo battere il tempo come se fosse un metronomo, come se fosse te. Immagino di stare seduta fra la gente e d'essere catturata dal suono ritmico di questa parola che mi riporta alla mente un frustino che batte regolare sulla mano del sadico che sta per accingersi a sussurrarmi all'orecchio che è ora di andare:
- Dove mi porti?! –
Forse non dovrei chiedertelo, forse dovrei semplicemente alzarmi e seguirti.
- Dove mi porti? –
Non rispondi, ma intravedo in te una strana luce.    
- Dove mi porti? –
Dalla tue labbra non esce nessun suono , mi prendi per un braccio e mi trascini. Avevamo in passato parlato del tuo inferno, della tua inspiegabile voglia di trascinarmi fra urla , dolore e fiamme ed io , sicura del mio pensiero ti avevo preannunciato che fisicamente sarebbe stato facile portarmi ovunque tu volessi ma  che la mia mente non l'avresti potuta costringere a seguirti se non lo avesse essa stessa deciso.
-  Allora ? Dove mi porti? -
Continui a stringere più forte ed io mi sento confusa e quasi eccitata da questo mistero, dal tuo calmo e deciso "andare".
Non hai fretta, questo è chiaro , ma ogni volta che ti chiedo ‘dove mi porti?’ stringi sempre più forte.
Alzo la voce, devi ascoltarmi, devi rispondermi , non puoi , non voglio, devo assolutamente sentire la tua voce.
-  Dove mi porti? Non vuoi dirlo e lo accetto ma almeno dimmi perché -.
Ti volti e mi guardi come se fossi la creatura più ingenua che tu abbia mai visto , come se la mia anima fosse una pura fonte che stai per contaminare e questo ti fa sentire un dio.
-   Perché mi guardi così? Non sorridermi ti prego, io amo il tuo sorriso -
Il tuo sguardo si spegne, i tuoi occhi fermi mi guardano, mi giudicano, mi scrutano ed io ho paura ma ti voglio.
Vorrei chiederti quanto manca ancora ma non posso, mi limito a pensare , ad odiarti ed amarti senza parlare perché ho capito che alla prossima parola mi ritrovo tutto il tibet in un vasetto : ah, quanti sassolini ho collezionato.
Ogni parola che esce dalla tua bocca mi sembra poesia, ogni mio pensiero ha un ritmo sensuale , mi sembra di farle l’amore con la mia mente.
Forse questo tuo strattonarmi e spingermi verso una oscurità che neanche conosco sta portando ad amarti.

-   Ma dove cazzo stiamo andando -
Divento impaziente e tu sai che sono molto impaziente.
 - odio aspettare - ti dico e finalmente una risposta
- allora odiami un pochino... -
 - ti odio già abbastanza -
 - abbastanza?...odiami di più -
 - L'odio è una ossessione più viscerale...più forte dell'amore...perché vuoi che ti odi ancora di più? -
 - l'idea che sei mia è molto carina e mi culla lo spirito, ma so che bisogna passare per l'odio -
 - è tutto molto dolce -
 - tu sei pericolosa...per me e per te!!! -
 - non voglio essere un pericolo… Nonostante, forse, ciò mi lusinghi un po’ - .
Torna il silenzio , mentre mi parlavi avevi allentato un po’ la presa.
- Fermiamoci sono stanca , fammi un po’ dormire , riprendiamo domani. -

L'inquietudine

L'idea di tutti gli ideali ,per me odora di freddo , di dolore : ha l'odore di quando le strade sono impossibili.