Devo
scrivere così tanto che penso che mai riuscirò a riprendere in mano una penna.
Continuo a
pensarlo nonostante io stia già scrivendo.
L’ultima
volta che ho avuto voglia di scrivere è stato a seguito di una conversazione
che mi aveva ispirato molto.
Romina è un
po’ come il mio Socrate : attraverso la sua maieutica tira fuori dalla mia
mente tanta filosofia.
Una sera,
annoiata e pensierosa mi misi a riflettere con la mia Socrate su quelle persone
che inconsciamente noi utilizziamo come medicina.
Illudiamo
tanto noi stessi quanto i poveri malcapitati e per quanto lusinghiera la situazione
possa essere, da entrambe le parti, la conclusione è sempre pessima e
deleteria.
Per
comprendere bene il mio punto di vista credo sia necessario partire dal termine
greco “Farmakon” che significa “veleno” e come tale può essere anche antidoto
di se stesso.
Un Farmakon
ti uccide e ti cura mantenendo sempre la stessa natura; così nella vita spesso
ciò che supponiamo possa guarirci invece ci uccide.
Il profilo
francese del quale sfortunatamente io mi innamorai fu per me tanto medicina
quanto sciagura.
L’errore più
grave che possiamo commettere quando ci rapportiamo con l’esterno , pieni di
cerotti e ferite, è quello di confondere il narcotico con il farmakon puro.
Il narcotico
tende ad anestetizzare il cuore disegnando sogni e desideri , i quali
svaniscono nel momento in cui l’effetto narcotico si esaurisce.
Il farmakon
cura e disinfetta le ferite.
Il primo
crea dipendenza il secondo nostalgia.
Facilmente
entrambi vengono confusi con il sentimento d’amore che , a dire di molti, è
tutt’altra storia.
Io che sono
priva di consapevolezza riguardo a questi argomenti da “grandi” continuo
irrimediabilmente a fare il bagno nel veleno.
Giorni fa ,
quando all’amore certo non pensavo, mi sono ritrovata a fare i conti con la mia
volubile incoerenza.
Ho consapevolezza di volere amare e penso di
poterlo anche fare ma credo d’aver tanto idealizzato questo sentimento da non
riuscire ormai a sentire più niente.
Ciò che
provo è sempre troppo poco rispetto a ciò che sono convinta che dovrei provare.
Il mio cane
interrompe la scrittura perché convinto che la penna sia un giocattolo da
mordere, c’è chi interrompe la propria vita perché altri gli mordano il cuore :
siamo tutti dei piccoli Pino giocherelloni?
Da qualche
giorno ho chiuso una relazione cominciata per gioco , una sorta di rivalità con
una gnocca immaginaria alla quale , secondo il mio subconscio, io ho fatto un
dispetto; alla fine gli unici a pagarne le conseguenze sono stati la mia coscienza
e quel povero cristo che si è trovato in mezzo fra me , Circe , Sofia ed
Osvaldo.
Mi trovo a
commettere gli stessi errori che ho tanto condannato quando commessi da altri ,
mi ritrovo ad odiarmi perché mi metto alla prova saltando sulle spalle di altri
senza curarmi del male che provoco.
Inevitabilmente
adesso mi tocca fare il bilancio dell’anno appena trascorso che mi ha vista
troia più che mai.
Rido
rileggendo gli obiettivi impossibili che mi ero posta perché mi rendo conto di
quanto io intelligente sia stata : mi pongo traguardi irraggiungibili per poter
trovare una giustificazione nel momento in cui io non riesca a soddisfarli.
Ho provato a
fare un elenco di tutti gli uomini che dal martedì al venerdì sono stati nel
mio cuore ma essendo veramente tanti ho deciso che avrei solo citato quelli che
in qualche modo sono stati rilevanti:
- Eddi
- Ale mollaccione
- Eddi un’altra volta
- Uno di cui non ricordo neanche il nome
- Il signor Pollo
- Il francese
- E ancora Eddi
- Il melananas che non fu mangiato ma solo vomitato
- Una passeggiata alle 4 del mattino a Mondello
- Eddi (ma dai ancora?!)
-
- L’uomo della mia vita che io ritengo essere un coglione ma è veramente un gran bel figo
- Eddi(ebbasta!!!!)
- La stessa passeggiata alle 4 del mattino a Mondello che poi si è trasformata in un pomeriggio altrove e in una sera da un’altra parte e che si è conclusa con un discorso che io stessa, nonostante lo abbia fatto, non ho ancora capito.
- Mentre morivo che mi accompagnerà per tutta la vita.
Come i cercatori d’oro anche io
raccolgo più sassi che pepite
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