Vivere in emergenza anestetizza l'anima

Vivere in emergenza anestetizza l'anima

sabato 28 novembre 2015

La finestra infranta



Il mio cuore è silenzioso come uno sguardo.
C'è una casa di là delle colline.
Il mio cuore è silenzioso come uno sguardo.
La mia casa è Lì , dietro le colline.

Sopporto il mio cuore come una vecchia maledizione .
Non c'è ragione per il rimpianto.
Sopporto il mio cuore come una vecchia maledizione .
Perché mai argomentare o rimpiangere ?

Il mio cuore vive in me come un fantasma.
Al di là delle colline giace morta la mia speranza.
Il mio cuore di depresso di me come un fantasma .
Al di là della mia speranza giacciono morte le colline.

Mi hanno strappato il cuore come la gramigna.
Non era vero che avrei dovuto vivere.
Mi hanno strappato il cuore come la gramigna.
Non potevo pensare che vivere fosse vero.

Ora ci sono grandi macchie nel mio cuore.
Ci sono macchie simili al sangue sul pavimento.
Ora ci sono grandi macchie nel mio cuore .
Il mio cuore giace sul pavimento.

La stanza è chiusa per sempre.
Il mio cuore ora è sepolto vivo.
Il mio cuore ora è chiuso per sempre.
Tutta la stanza sepolta viva.

[Fernando Pessoa, il violinista pazzo].

giovedì 22 ottobre 2015

Tedio

Questa notte Tedio mi svegliò. Io , con sguardo assonnato ed interrogativo lo guardia, era davvero preoccupato. Sospirò e poi disse : < Ma lui è il tuo amato?>.  Non capivo e risposi - < No, ma come ti viene in mente> . Iniziò ad agitarsi, poi si fece a ciambella come suo solito e mi interrogò nuovamente - < E cosa state facendo allora>. Ero molto confusa, continuavo a non capire cosa lo turbasse e risposi con la prima cosa che mi venne in mente <Noi ci facciamo male>. Si alzò stirando il suo corpo di gomma e fra una leccata ed un'altra al suo lucidissimo pelo , mi chiese ancora : < e perché lo fate? > Si puliva come se sentisse lo sporco di questa storia tutta sul suo piccolo manto tigrato. Io allora sbadigliai e risposi  <Tedio > .  Mi guardò ancora, si avvicinò piano con passo felpato, si fece di nuovo ciambella vicino a me e tornò a dormire in silenzio.

domenica 2 agosto 2015

Ti amo,fine.



Stasera ho capito che nella mia vita ho fallito tutto. Sono nata fallendo il primo tentativo di suicido e finirò fallendo la vita intera. Ho buttato giù tutto, dovevo buttare via qualsiasi cosa avesse forma d'amore. Avrei comunque fallito , ho fallito credendoci ed ho fallito non credendoci abbastanza, ho fallito prendendomi troppo sul serio e allo stesso tempo non credendo in me. Oggi è tutto brutto, ed anche se lo leggi al contrario non cambia. Vorrei piangere ma non escono lacrime, ho chiuso tutto come quando è morto Andrea ma oggi sono morta io. Non piangerò. Piango solo quando c'è ancora speranza ma quando essa smette di esistere smetto di esistere anche io insieme alle mie lacrime. Mi sento spezzata, mi sento niente, sentirei così tanto che ho deciso di non sentire nulla. Forse ho fame o forse è solo il mio stomaco che somatizza il vuoto che c'è nel cuore. Non c'è più sangue, non c'è più vita, è solo un sasso. Io posso fare molte cose ma ho la certezza, oggi,adesso e per gli anni a venire che non posso e non potrò mai amare nessuno. È così terribile, così debilitante, così angosciante. L'amore è un vuoto che ti inghiotte, è il burrone alla fine di una strada che non avresti mai preso. L'amore è una cosa strana ed io non lo voglio.
Sono stanca, sono stanca di camminare lungo una strada che si ripete , sono stanca di calpestare i rifiuti degli altri e di sporcarmi ogni volta che provo ad accendere una candela. Sono stanca di pulire. Sono molto stanca della vita e se non penso al suicidio è solo perché forse non ho realmente il coraggio di lasciarmi cadere perché io ho il terrore di lasciarmi andare. Fallirei anche questo, son sicura che mi salverebbe una folata di vento, una trasfusione, il vomito, riuscirei a fallire anche la more.
Spero che si sia stancato, che la smetta di correre dietro a qualcuno che urla ti odio ma vorrebbe dire ti amo. Spero d’essere finalmente all’ultima puntata di questo pessimo telefilm durato 13 anni in più di quel che pensavo potesse durare. Forse ho sete e non mi basta più guardare le stelle per dissetarmi , vorrei berle e non potendo preferisco morire per disidratazione. Forse questa sarebbe una bella morte, forse questa potrei non fallirla.
Mi è sembrato come se avessi lasciato andare via il grande amore della mia vita e forse è stato così. Avrei voluto asciugare il suo pianto ma non ci sono lacrime per me. Sono troppo stanca. E’ una stanchezza che temo non passerà presto, è una di quelle che ti portano a trascinare i piedi perché alzarti costa troppo. E’ la stanchezza del mendicante, dell’immigrato, la stanchezza di chi ha perso tutto e non vuole più nulla perché sa che costa di più perdere che comprare. E’ la stanchezza di chi scrive perché non sa più parlare, perché la gola secca e la lingua inerte non fanno altro che ripetere la solita ninna nanna : chiedimi di restare.
Non volendo aspettare la fine l’ho creata partendo dall’inizio. Non pensavo che sarei riuscita a muovere la montagna ma credevo che almeno un granellino di sabbia si sarebbe potuto alzare. La luna era calante mentre cresceva il mio addio, io ero decisa mentre stringevo la tua mano e non sarei mai voluta andare via.
Ora ho solo un pezzo di vetro, ora ho solo un pezzo di te così tanto levigato dal tempo e dal mare che non può più tagliarmi.  Oggi dopo 13 anni ho smesso di ferirmi. Sarà difficile spegnere la luce, sarà difficile accettare, non sarà difficile odiare. Odiami e nell’odio mi troverai, amami e dal mio amore forse ancora una volta tu fuggirai.
Guardo Tedio, unico testimone della battaglia di Waterloo , e dico : amore , è proprio una situazione del cazzo. E lui , che capisce più di quanto capisca io, mi guarda e dice: MIAO! Dentro esso ho sentito approvazione, compassione, tenerezza e un pizzico di malinconia. Lui ha imparato cosa sia Amore mentre io chiudevo un sasso in una scatola. Come sempre.
"Non ho saputo capire niente allora! Avrei dovuto giudicarlo dagli atti, non dalle parole. Mi profumava e mi illuminava.
Non avrei mai dovuto venirmene via!
Avrei dovuto indovinare la sua tenerezza dietro le piccole astuzie. I fiori sono cosi' contraddittori! Ma ero troppo giovane per saperlo amare".

lunedì 27 luglio 2015

Abbiamo tutto il tempo che vuoi : addio.

Finalmente sono a casa mia e posso piangere. Non ho altro da dire tanto stasera saprei solo mentire.

giovedì 23 luglio 2015

Traumi.

Credo di vivere troppi di sogni e speranze, credo che la gente che mi addita come disillusa e pessimista non vede la tristezza che si cela dietro al mio forzato ed eccessivo raziocinio. Credo d'avere troppe unioni volute dal destino e credo anche che tutto quello che mi sta accadendo negli ultimi mesi sia decisamente assurdo. Dopo un decennio mi rendo conto di essere forse attratta da lui anche fisicamente e di non riuscire a guardare le sue braccia perché mi piacciono da impazzire. Perché non ho mai guardato le sue braccia? I suoi occhi li conosco, le sue labbra le ho baciate e le sue mani le ho avute così tante volte sul mio corpo che quasi non le sento più, come se fossero nate per toccarmi. Ma non c'è amore , non sento amore io sento solo il desiderio di averlo mio, sento solo la voglia di essere per lui l'unica. Ho pensato tutta la sera che avrei voluto baciarlo. Ho pensato questo e voglio non pensarci più.

martedì 16 giugno 2015

Tempo


Giorni come
Mari nell'
immenso dell'
immaginazione.
Mesi come
Mari nell'
irruenza del
desiderio.
Anni come
Mari nell'
indulgenza del
tradimento.
E come
Mari nell'
incerto tempo
senza te.

venerdì 5 giugno 2015

Fra gli alberi un' usata e semplice tramontana




Uso sempre meno parole per parlare di te, arriverà il giorno in cui riuscirò a descriverti solo con la parola fine.
Guardo la nostra panchina e ripenso al sogno vissuto insieme.
Certezze diventate bugie ed un addio che suonò come un bacio che ci ha legati per sempre.
Misteri e nuovi personaggi, trame intricate e sentimenti idealizzati.
Il finale del nostro film sarà scritto solo il giorno in cui riuscirò per sempre a rapire i tuoi occhi.
Tu che guardi con pupille incoscienti e vuote la mia ricolma anima insulsa.
Colori , luci e sapori : soporifere ripetizioni che come una ninna nanna assopiscono i miei sogni che riprenderanno a respirare solo dopo aver riempito i tuoi occhi, ancora una volta, d’amore.
Attese e sospiri mi cullano mentre aspetto che ritorni. Sei un veleno che rende l’assuefazione a te dolcemente mortale.
Facce amorfe disegnate su di una mente annebbiata che - rivedendoti in un giorno qualunque- non saprebbe riconoscere in te il desiderio.
Vorrei mandarti via con la stessa forza con la quale cerco di riprenderti ; schioccare le dita per farti apparire e baciarti per annegarti nell’oblio.
Forse questo però non sarà mai un addio

lunedì 1 giugno 2015

Indipendentemente


La parola “indipendentemente” mi piace per la sua assonanza, il suo battere il tempo come se fosse un metronomo, come se fosse te. Immagino di stare seduta fra la gente e d'essere catturata dal suono ritmico di questa parola che mi riporta alla mente un frustino che batte regolare sulla mano del sadico che sta per accingersi a sussurrarmi all'orecchio che è ora di andare:
- Dove mi porti?! –
Forse non dovrei chiedertelo, forse dovrei semplicemente alzarmi e seguirti.
- Dove mi porti? –
Non rispondi, ma intravedo in te una strana luce.    
- Dove mi porti? –
Dalla tue labbra non esce nessun suono , mi prendi per un braccio e mi trascini. Avevamo in passato parlato del tuo inferno, della tua inspiegabile voglia di trascinarmi fra urla , dolore e fiamme ed io , sicura del mio pensiero ti avevo preannunciato che fisicamente sarebbe stato facile portarmi ovunque tu volessi ma  che la mia mente non l'avresti potuta costringere a seguirti se non lo avesse essa stessa deciso.
-  Allora ? Dove mi porti? -
Continui a stringere più forte ed io mi sento confusa e quasi eccitata da questo mistero, dal tuo calmo e deciso "andare".
Non hai fretta, questo è chiaro , ma ogni volta che ti chiedo ‘dove mi porti?’ stringi sempre più forte.
Alzo la voce, devi ascoltarmi, devi rispondermi , non puoi , non voglio, devo assolutamente sentire la tua voce.
-  Dove mi porti? Non vuoi dirlo e lo accetto ma almeno dimmi perché -.
Ti volti e mi guardi come se fossi la creatura più ingenua che tu abbia mai visto , come se la mia anima fosse una pura fonte che stai per contaminare e questo ti fa sentire un dio.
-   Perché mi guardi così? Non sorridermi ti prego, io amo il tuo sorriso -
Il tuo sguardo si spegne, i tuoi occhi fermi mi guardano, mi giudicano, mi scrutano ed io ho paura ma ti voglio.
Vorrei chiederti quanto manca ancora ma non posso, mi limito a pensare , ad odiarti ed amarti senza parlare perché ho capito che alla prossima parola mi ritrovo tutto il tibet in un vasetto : ah, quanti sassolini ho collezionato.
Ogni parola che esce dalla tua bocca mi sembra poesia, ogni mio pensiero ha un ritmo sensuale , mi sembra di farle l’amore con la mia mente.
Forse questo tuo strattonarmi e spingermi verso una oscurità che neanche conosco sta portando ad amarti.

-   Ma dove cazzo stiamo andando -
Divento impaziente e tu sai che sono molto impaziente.
 - odio aspettare - ti dico e finalmente una risposta
- allora odiami un pochino... -
 - ti odio già abbastanza -
 - abbastanza?...odiami di più -
 - L'odio è una ossessione più viscerale...più forte dell'amore...perché vuoi che ti odi ancora di più? -
 - l'idea che sei mia è molto carina e mi culla lo spirito, ma so che bisogna passare per l'odio -
 - è tutto molto dolce -
 - tu sei pericolosa...per me e per te!!! -
 - non voglio essere un pericolo… Nonostante, forse, ciò mi lusinghi un po’ - .
Torna il silenzio , mentre mi parlavi avevi allentato un po’ la presa.
- Fermiamoci sono stanca , fammi un po’ dormire , riprendiamo domani. -

sabato 9 maggio 2015

Prima di addormentarmi

Ho spento tutte le luci e ho aperto la finestra perché amo avere freddo prima di addormentarmi. Credo di cercare il gelo perché adoro scaldarmi e perdermi fra il tepore delle coperte. Aprile è finito e come sempre ha portato via un pezzo della mia magia. Sono abituata alle perdite ed ho invece poca dimestichezza con gli arrivi. Sono convinta d'esser pronta a partire, d'esser capace di salutare, di andare, di dire addio ma le mie inutili valigie pesanti trasportano solo sassi. Mere illusioni di una tediosa ed insignificante vita priva di magia. Non avrei mai creduto che un cazzo potesse sconvolgermi così tanto. È così forte il tedio da essere riuscito ad umanizzare un dildo? Il mio tedio birichino. Ho perso ogni consapevolezza e non so più se sento razionalmente o irrazionalmente ma è sicuro ormai che qualcosa sento. Non rimproverare la mia parsimonia nell'usare virgole e punti, io voglio toglierti il respiro. Non rimproverare la mancanza di un filo logico , io voglio farti perdere la testa. E come sempre scrivo a tutti ma non scrivo per nessuno. Il dildo non capirebbe, il fantasma mi ignorerebbe e la magia del natale non ha ancora ben capito se io sia una narcisista o una semplice sciocca ragazzina. Pretendo troppo forse da una testa di cazzo, da un anaffettivo convinto d'aver scoperto la ricetta per vivere bene e da una magia che ha smesso di esistere nel momento in cui si è palesata. Esistono solo per farmi sentire,in maniera più vivida, il vuoto che spesso dimentico di avere. Non ho fatto altro che fagocitare come un obeso famelico ogni briciola di niente che cadeva dalle mani distratte del nulla. Amo quello che non mi date più che amare voi o ciò che centellinate. Non mi basterebbe uno solo di voi, forse vi vorrei tutti insieme. Mento, non faccio altro che mentire ciò che vorrei in realtà è solo una fotografia.

domenica 19 aprile 2015

Scrivo poesie

Oggi non ci sono, non mi ritrovo nell'emozione, nell'agitazione, non mi ritrovo neanche nella mia familiare ansia : -lo ribadisco- oggi non ci sono. - << tu parli francese? >> - << No, io scrivo poesie>> . Ho così riassunto circa 15 anni di racconti,prosa, versi e stronzate. - << Hai anche tu un callo sul dito, proprio come il mio >> - << io disegno ma tu cosa fai?>> - < Io scrivo poesie> . Forse riassumerei così la mia domenica pomeriggio : ho scritto poesie con la lingua , con il cuore , con le mani, con il corpo, con gli occhi, con la pelle inumidita dal calore di una primavera tardiva. Mi cerco in quella emozione, in quel desiderio di contatto, di dolcezza, di amore , mi cerco nelle tue pupille dilatate, nel mio timido balbettare, mi cerco nella mia ansia così familiare, ma non mi trovo, non ci sono, non so chi sia questa donna : dove sono? Mi ritrovo forse quando smetto di scrivere poesie e i crampi allo stomaco mi riportano alla realtá ma mi perdo in questa emotività viscerale. Ho male ovunque, le posizioni scomode di un amore fugace dolgo solo quando il corpo si raffredda e la mente non si trova in un cuore in ebollizione nell'azoto liquido. Trovo solo te, il tuo odore sulla mia pelle, il tuo sapore in una torta all'amarena, i tuoi occhi appena chiudo i miei. Ho cercato i tuoi difetti come se fossi un cane da tartufo ed una volta trovati, allo stesso modo, di essi ho fatto tesoro. Credo d'avere anche la febbre. - << Dove andiamo?>> - << Ovunque va più che bene >> . Ho solo flash di una giornata che mi è scivolata veloce fra le dita, ricordo solo sapori, odori, emozioni, non ricordo momenti. - << Voglio un posto tranquillo dove poterti baciare>> . Non pensavo che una frase tanto desiderata potesse terrorizzarmi tanto da spingermi a scappare - sapevo che mi avresti stuprato l'anima - Il mio cuore , appena incrociato il tuo sguardo, si era già messo comodo su un letto a gambe aperte ad aspettarti. Dove sono,non mi trovo. Stavo su quella panchina , non più vuota, ad aspettare il solito Gogo di passaggio non pensando invece che avrei scoperto finalmente il volto di Godot e che ne avrei avuto tanto paura quanto desiderio. Non ricordo neanche quando è stata l'ultima volta che mi sono persa, forse perché così non mi ero persa mai.
E riassumendo : quando ti rendi conto che la magia del natale esiste, respira, cammina , Profuma di buono e non ha lo stesso viso che hai per mesi immaginato capisci che fondamentalmente è solo una filosofia di vita e che il caso ti sta prendendo a schiaffi come se fosse un uomo che non sa controllare la rabbia ; quando ti rendi conto che agli uomini sta moda da clochard è sfuggita di mano hai già i peli sulla lingua, nell'esofago e qualcuno pure nella prossima cacca che farai ; quando capisci che l'erba del vicino è sempre più verde solo perché ci caga  il tuo cane vorresti fare un atto di esproprio ; quando ti rendi conto che mangiando una torta all'amarena non senti nessun sapore se non quello che per ore è stato sulle tue labbra capisci che ti sei persa e se un giorno dovessi ritrovarti avresti sicuramente il viso gonfio per le botte della vita, la cacca pelosa e un cane che non sa più dove cagare.

martedì 7 aprile 2015

L'amore muore


Non appena  tu lo guardi l'amore muore:
con gli occhi spenti e labbra schiuse,
e tu, che scivolata sulla seta senti di cadere nell'abisso,
non sai ancora che l'amore muore.
È con un bacio che l'amore muore,
con una dolce parola lui dall'Ade ti saluta.
Ed io ti sento in ogni mio sorriso,
in ogni mia lacrima ,
in ogni bacio che,
pur non posandosi sulle tue labbra
è solo lì che vorrebbe stare.
E uccido il mio amore puerile con  il tuo sorriso adolescenziale.
L'amore muore sulle nuvole veloci
Accarezzate dal vento.
L'amore muore quando io ti sento.
L'amore muore se con muri troppo alti costringi i miei occhi a non guardarti.
L'amore muore se lo senti , se lo tocchi , se lo cerchi.
L'amore muore dentro una carta di identità appena stampata,
l'amore muore in una macchina rossa profumata.
L'amore muore nella passione , nel grido disperato di un'autostima calpestata.
L'amore muore mentre io ti scrivo, l'amore muore nel tuo battito tardivo.
L'amore nasce da una crisi e muore  negli incisi .

mercoledì 14 gennaio 2015

E sei Luce

Bisogna saper ricoscere una ossessione generata dal senso di solitudine da una affinità elettiva. "Le unioni volute dal destino sono indissolubili" . Spesso ho giustificato comportamenti compulsivi ed ossessivi con queste maledette parole. Goethe commise un gravissimo errore e non fece altro che fornire una motivazione in più agli ossessionati dell'amore. E loro, guardando le stelle iniziarono a credere in babbo natale , si convinsero che una serie di coincidenze fossero destino, credere che profumino d'amore , credere che questo profumo sia come l'odore del caffè che preannuncia il mattino. Ogni sera,memore delle parole del piccolo e saggio Matteo , guardo i suoi occhi azzurri (?) intensamente sperando e pregando che lui possa sentire , perché lo voglio, il mio pensiero. Sono incessantemente attratta da lui? E me lo chiedo ogni giorno, e se fosse solo un bel ristorante dove si mangia di merda? Ma io, che devo farmi insegnare come si vive da un bambino, ho deciso di guardare il mondo con gli occhi del piccolo principe (no,non quella cagata) e di credere che l'impossibile sia possibile, che una vita da disillusi non fa altro che creare l'illusione di poter rinunciare a bussare ad ogni porta della città che pende. L'idea malsana di aspettare di dimenticare sta facendo ancor più crescere l'ossessione. L'errore fu vedere un serpente che digerisce un elefante quando invece era solo un cappello. L'errore fu "creder speciale una storia normale" . Una storia?! E se fosse solo una storia che mi sto raccontando per avere qualcosa da dire? E se fosse l'ennesimo espediente drammatico che minuti serve per scrivere. Ultimamente scrivo così male che... Sì Marco, un punto non c'è, hai perso il filo, lo perdo anche io. "Sei poco risoluta" , sono poco risoluta. Mi toccherà aspettare perché, pur avendo chiesto aiuto a tutti gli dei dell'Olimpo e del cielo, non riesco a lasciare questa ossessione. Ma se funziona con l'amore la costanza funzionerà anche con l'oblio, oppure in questo caso specifico è controproducente? Come l'ubriacone che beve per dimenticare la vergogna che sente ogni volta che prova a smettere di bere e poi fallisce. In momenti come questi mi vengono in mente pensieri illuminati : il piccolo principe (Marco, hai un pezzo di insalata sul dente) è un racconto ad anello e in dieci anni non ci avevo mai fatto caso, inizia e finisce con un serpente. Devo odiarti per ritrovarti, ora ho capito. Condiviso da Google Keep

Io non lascio traccia

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L'inquietudine

L'idea di tutti gli ideali ,per me odora di freddo , di dolore : ha l'odore di quando le strade sono impossibili.