Molto tempo fa un elettricista annoiato sparò al mio Entusiasmo.
Curai la sua ferita soffiandoci sopra e coprendola con un cerotto lasciando il proiettile volutamente all’interno per evitargli una morte certa.
Curai la sua ferita soffiandoci sopra e coprendola con un cerotto lasciando il proiettile volutamente all’interno per evitargli una morte certa.
Chiunque si avvicinasse abbastanza da notare il rattoppo
sbirciava curiosamente per poi scappare impaurito urlando”ma che orrore”.
Decisi allora che era tempo di cambiare strategia : dovevo
proteggere la voragine senza ricucirla.
Misi un cerotto più grande e quindi più visibile ma meno
semplice da rimuovere.
Quando la ferita stava per rimarginarsi un passante casuale
mi chiese cosa fosse successo al mio Entusiasmo e nello strappare il cerotto
per dare una sbirciatina tirò via il frutto del duro lavoro di miliardi di piastrine
operose ;
Vide il sangue e poi scappò.
Decisi allora di curarlo con più attenzione e così comprai
tutto l’occorrente per fare una fasciatura.
Lo bendai così bene che era quasi irriconoscibile.
La nuova bendatura era decisamente molto visibile ma gli
avventori casuali , scoraggiati dall’impegno che ci sarebbe voluto per scoprire
l’arcano mistero, non osarono più chiedere di dare una sbirciatina nonostante
cercassero di indagare incuriositi in altri modi.
Una notte, mentre io ed il mio Entusiasmo camminavamo a
ritmo di noia, incontrammo un giovane che, con il viso colmo di cerottini un po’
scollati, catturò la nostra attenzione.
Ci fermammo e cercammo di soccorrerlo nonostante l’Entusiasmo
fosse sfinito dal suo dolore cronico ed io non avessi, come sempre, voglia di
perdere tempo.
Lo ospitammo a casa nostra per diverse settimane e nelle ore
in cui il nuovo cucciolo dormiva ci chiedevamo stupiti la ragione per cui non
si informasse sull’origine di quel bendaggio .
Capimmo solo dopo molto tempo che il ragazzo era troppo
preso dalle proprie ferite per potersi accorgere di quelle degli altri.
Visto che intanto la ferita si era ormai rimarginata ,
decidemmo di comune accordo di tornare ad un banale cerotto da banco e sicuri
ormai d’aver superato il peggio mostrammo la cheloide al nuovo amico che prima
la toccò incuriosito poi ci sorrise , prese i suoi bagagli , ci svuotò il frigo
e scappo via veloce.
Il giorno successovo il mio Entusiasmo, disperato, corse a
cercarlo perché si era perdutamente innamorato, dopo molto tempo, di quell’anima
ferita e di essa non poteva più fare a meno.
Non ritrovandolo tornò a casa sconfitto e prese un coltello
, distrusse la cheloide , riaprì la ferita e ci mise sopra un cerotto.
Questa notte, nonostante avesse sonno , non riuscendo a
dormire mi chiamò dicendo :” avrò anche un aspetto turpe, sarò irrimediabilmente
segnato e ferito ma amo , soffro e vivo oggi però vorrei morire perché soffrire
ed amare sono...” a quel punto mi addormentai e smisi egoisticamente di
ascoltarlo ripromettendomi che avrei cercato ovunque quel profilo francese che
ci aveva fatto vivere ed innamorare ancora.