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venerdì 13 settembre 2013

La filosofia del sigma

La diociottesima lettera dell’alfabeto greco è l’unica a possedere due diversi simboli( per quanto riguarda la scrittura in minuscolo) a seconda della posizione che occupa.
Quando il sigma si trova all’interno della parola il simbolo appare come un sei disteso sulla pancia mentre quando è alla fine è analoga alla nostra S maiuscola con la gobba che tende verso sinistra più prominente rispetto a quella che si estende verso destra.
Ci ritroviamo quindi con un sigma interno che si rannicchia e riposa ed uno esterno che sembra stiracchiarsi dopo una lunga dormita.
L’uomo, animale sociale, si comporta in maniera analoga al sigma greco.
Quando si trova fra la gente si mostra in modo diverso rispetto a quando è solo od in compagnia di un singolo individuo ; nel caso del sigma l’individuo che può ammirare la natura aperta del simbolo è la lettera che lo precede o la prima della parola successiva.
Come accade spesso non si ha l’effettiva consapevolezza del cambiamento in quanto il sigma mantiene la stessa fonetica e l’uomo la sua essenza di uomo.
Il suono non cambia,la natura rimane costante e ciò che muta è la mera apparenza.
Un terzo sigma , meno frequente ma ugualmente rilevante, possiamo trovarlo ad inizio di parola quando è necessario l’utilizzo di della lettera maiuscola.
I due sigma, deboli rispetto al terzo, appaiono morbidi e tondeggianti mentre l’ultimo, che ha una natura forte e dominante, è spigoloso.
Appare anch’esso aperto ma le sue gobbe ora , invece di formare due semicerchi, creano triangoli aperti i cui vertici coincidono con le sporgenze una superiore ed una inferiore.
Dalla forma armonica e geometrica domina non solo l’intera parola ma anche il periodo a cui da inizio o sottolinea l’importanza di un sostantivo.
Il sigma forte mostra la sua natura solo a colui il quale decide di seguirlo perché è verso di esso che con durezza si manifesta.
Giungiamo così ad una prima conclusione che vede l’uomo indossare tre principali maschere a seconda del contesto in cui si trova inserito; forte e deciso quando ha consapevolezza d’essere l’origine o la parte dominante, chiuso e debole quando si trova circondato da altri individui , aperto e sinuoso quando non teme di mostrarsi e ha il giusto spazio per esplicare al meglio la propria natura.
Per comprendere la filosofia del sigma è altresì importante soffermarsi su un banale aneddoto che mi riguarda.
Durante la prima lezione di greco l’insegnante mi chiese di scrivere il mio nome con i nuovi caratteri imparati seguendo ovviamente le regole che mi aveva insegnato.
Dopo aver scritto i primi quattro simboli dovetti necessariamente fermarmi a riflettere su che tipo di sigma debole inserire, se uno debole chiuso od uno debole aperto.
Il mio nome , Denise, essendo francese segue regole di pronuncia diverse da quelle greche e la “e” muta a fine parola mi causò un turbamento non indifferente.
A rigor di logica essendo il sigma seguito da una epsilon doveva essere chiuso pur sentendosi aperto e sinuoso come un sigma non accompagnato od osservato.
Arriviamo così all’ulteriore conclusione che ci sono casi in cui l’uomo si sente aperto e vulnerabile capace di potersi esprimere in totale libertà solo perché la lettera che lo accompagna tace.

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L'idea di tutti gli ideali ,per me odora di freddo , di dolore : ha l'odore di quando le strade sono impossibili.